Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26312 del 10 luglio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:26312PEN

Massima

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La revoca della sospensione condizionale della pena è obbligatoria, ai sensi dell'art. 168, comma 1, n. 1, c.p., qualora il condannato commetta, entro il termine stabilito, un nuovo delitto, anche se di diversa indole rispetto al precedente reato per cui era stata concessa la sospensione. In tal caso, il giudice dell'esecuzione non può valutare discrezionalmente la revoca, essendo questa imposta dalla legge, a differenza della previsione di cui all'art. 168, comma 2, c.p., che disciplina la revoca facoltativa. Pertanto, l'applicazione dell'art. 164, ultimo comma, c.p., che consente la reiterazione del beneficio della sospensione condizionale, è preclusa quando il nuovo reato commesso dal condannato comporta la revoca obbligatoria della sospensione precedentemente concessa, a prescindere dal fatto che la pena complessiva inflitta non superi i limiti stabiliti dall'art. 163 c.p. per la concessione della sospensione. In tali ipotesi, il giudice dell'esecuzione non può intervenire sulla revoca facoltativa, essendo questa imposta dalla legge.

Sentenza completa

MOTIVI DELLA DECISIONE
Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia ricorre per cassazione avverso l'ordinanza 23.11.2001 con la quale il Giudice del Tribunale di Foggia, quale giudice dell'esecuzione, ha respinto la richiesta del pubblico ministero intesa alla revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena concesso a M. N. con sentenza 13.11.1996 dal Pretore di Foggia, sezione distaccata di S. ((omissis)).
L'imputata, invero, ha commesso nei cinque anni dalla data del precedente delitto un altro delitto della stessa indole, per il quale è stata condannata con nuova sentenza dello stesso Pretore in data 12.5.1999 senza che in questo caso le sia stato concesso il beneficio; deve trovare applicazione, pertanto, la previsione dell'art. 168 comma 1 cod. pen. e non già quella dell'art. 164 ultimo comma stesso codice, viceversa ritenuta nell'impugnato provvedimento.
Il Procuratore Generale presso questa Corte ha conf…

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