Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32814 del 6 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32814PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla gravità della condotta perpetrata, dalle modalità di realizzazione del fatto e dalle circostanze concrete in cui esso si è svolto, le quali costituiscono elementi imprescindibili per effettuare una prognosi di probabile ricaduta del soggetto nella commissione di ulteriori reati, anche in assenza di precedenti penali, ove tali elementi rivelino una personalità allarmante e una spiccata pericolosità sociale del soggetto, tale da rendere necessaria l'applicazione della misura più afflittiva al fine di scongiurare il rischio di reiterazione specifica e di assicurare la rescissione coattiva dei suoi legami con il contesto malavitoso di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la ordinanza del 01/09/2021 del TRIBUNALE del RIESAME di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale della Corte di cassazione, FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
- Udienza tenutasi ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordin…

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