Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16026 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16026PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione non richiede la consapevolezza dello stato di insolvenza dell'impresa né lo scopo di recare pregiudizio ai creditori, essendo sufficiente la consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte. L'insolvenza e il fallimento non costituiscono l'evento del reato, ma rilevano come presupposti oggettivi la cui valutazione è demandata alla sentenza dichiarativa di fallimento, senza ulteriore sindacato da parte del giudice penale. Il reato di bancarotta fraudolenta si configura come reato di pericolo, in cui la condotta dell'imprenditore che depaupera il patrimonio societario assume rilevanza penale in sé, a prescindere dal nesso causale con il fallimento, in quanto espone gli interessi dei creditori a un concreto pericolo. Pertanto, il proscioglimento per mancanza dell'elemento soggettivo del dolo non può essere pronunciato dal giudice dell'udienza preliminare, se non in presenza di elementi palesemente insufficienti per sostenere l'accusa in giudizio, di prove positive di innocenza o di manifesta inconsistenza delle prove di colpevolezza, essendo altrimenti necessario il rinvio a giudizio per consentire l'integrazione probatoria nel dibattimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SAVONA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1542/2013 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di SAVONA, del 07/05/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

sentite le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico che si riporta al ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 7 maggio 2014 …

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