Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7903 del 21 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7903PEN

Massima

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La falsificazione di una patente straniera integra il reato di cui agli articoli 477 e 482 c.p. anche in assenza della prova della residenza in Italia dell'imputato da oltre un anno, nonché del possesso di un permesso internazionale di guida o della traduzione in lingua italiana della patente straniera, in quanto tali requisiti non incidono sulla validità intrinseca del documento abilitativo alla guida, costituendo solo documenti accompagnatori la cui mancanza non può interferire sull'efficacia e validità del titolo. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la contraffazione di una patente straniera integra il reato di cui agli articoli 477 e 482 c.p. a prescindere dalla sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge per la validità di tale documento ai fini della conduzione di un veicolo nel territorio nazionale. In particolare, la mancanza della prova della residenza in Italia dell'imputato da oltre un anno, nonché del possesso di un permesso internazionale di guida o della traduzione in lingua italiana della patente straniera, non esclude la rilevanza penale della condotta, in quanto tali elementi non incidono sulla validità intrinseca del documento abilitativo alla guida, ma costituiscono solo documenti accompagnatori la cui assenza non può pregiudicare l'efficacia e la validità del titolo. Pertanto, la falsificazione di una patente straniera integra il reato contestato anche in assenza di tali requisiti accessori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/4/2018 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Lori Perla, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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