Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 924 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:924SENT

Massima

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La cessazione della materia del contendere si verifica quando, successivamente all'instaurazione del giudizio, vengono meno gli interessi sostanziali dedotti in giudizio, rendendo così priva di utilità pratica la pronuncia del giudice. Tale istituto, di natura processuale, determina l'improcedibilità della domanda giudiziale, con conseguente estinzione del processo senza alcuna pronuncia sul merito della controversia. Esso trova applicazione nei casi in cui il ricorrente, per fatti sopravvenuti, non abbia più interesse all'accoglimento della propria domanda, come nel caso di specie in cui la ricorrente ha dichiarato di non avere più interesse alla coltivazione del gravame. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, constatata la cessazione della materia del contendere, dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione della peculiarità della fattispecie. La pronuncia di cessazione della materia del contendere, pertanto, non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto dell'intervenuta carenza di interesse della parte ricorrente, determinando l'estinzione del processo senza alcuna statuizione sul fondamento della domanda.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/02/2018

N. 00924/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05690/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5690 del 2016, proposto da Maria Antonia Sacchetti, rappresentata e difesa dall'avvocato Roberto Giugliano, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Morghen, 41;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, in persona del Ministro
pro tempore,
rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliata in Napoli, via Diaz, 11;

nei confronti di

Maria Rosaria Dente, Veronica Mandile non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

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