Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6809 del 13 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6809PEN

Massima

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Il delitto di rapina aggravata si configura quando l'agente, mediante l'esercizio di violenza fisica sulla vittima, sottrae il possesso di un bene mobile altrui, anche se la vittima non subisce maltrattamenti o lesioni. La sola condizione di minorata difesa della vittima, dovuta all'età avanzata o alla particolare situazione in cui si trova, integra l'aggravante di cui all'art. 628, comma 3, n. 3-bis c.p., senza che sia necessario un collegamento tra la condotta e l'esercizio di una funzione pubblica. L'applicazione dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. è esclusa per il delitto di rapina aggravata, in quanto il legislatore non ha previsto tale possibilità per i reati contro il patrimonio commessi con violenza sulle persone. Inoltre, la mancata concessione della continuazione tra il reato di rapina aggravata e altri reati commessi in precedenza è legittima quando vi sia diversità di beni giuridici tutelati e di modalità esecutive, nonché di distanza temporale tra i fatti. Infine, l'eventuale dichiarazione di incapacità di intendere e volere dell'imputato, o la mancata consapevolezza dell'esercizio di violenza, non escludono la configurabilità del delitto di rapina aggravata, in assenza di una specifica prova in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. ALMA Marco Mari - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 9 ducembre 2015 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Vincenzo Tutinelli;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Stabile Carmine che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 9 dicembre …

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