Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8824 del 3 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8824PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza della circostanza attenuante del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 in materia di stupefacenti, è tenuto a considerare complessivamente tutti gli elementi normativamente indicati, sia quelli concernenti l'azione (mezzi, modalità e circostanze della stessa), sia quelli relativi all'oggetto materiale del reato (quantità e qualità delle sostanze stupefacenti). Pertanto, il riconoscimento dell'attenuante deve essere escluso quando anche uno solo di tali elementi porti ad escludere che la lesione del bene giuridico protetto sia di lieve entità. In particolare, la presenza di un diretto contatto con fornitori organizzati, l'esistenza di una organizzazione finalizzata allo spaccio continuativo di cocaina in una nota piazza di spaccio, l'utilizzo di una ripartizione di compiti per evitare il reperimento di stupefacente e denaro in caso di intervento delle forze dell'ordine, nonché il tentativo di fuga, sono elementi che, nel loro complesso, denotano la non trascurabilità del fenomeno e l'impossibilità di configurare una condotta di minima entità, escludendo pertanto la sussistenza della circostanza attenuante. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione si limita a verificare se i giudici di merito abbiano esaminato tutti gli elementi a loro disposizione, abbiano dato esauriente risposta alle deduzioni delle parti e abbiano applicato correttamente le regole della logica e i criteri legali in tema di valutazione delle prove, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 16475/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 17/12/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TOCCI Stefano che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che si e' riportato ai motivi di ricorso chiedendone l'annullamento.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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