Il provvedimento di diniego dell'istanza di emersione dal lavoro irregolare deve essere annullato qualora l'amministrazione, pur essendo a conoscenza di elementi idonei a dimostrare la sussistenza dei requisiti di legge per il subentro di un nuovo datore di lavoro, ometta di svolgere gli opportuni accertamenti e di acquisire la documentazione necessaria per una compiuta valutazione della posizione del richiedente, in violazione del principio di completezza dell'istruttoria procedimentale. L'amministrazione è tenuta a riesaminare la posizione del richiedente, accertando la sussistenza dei presupposti e dei requisiti previsti dalla legge ai fini dell'emersione, avvalendosi anche della documentazione prodotta dalle parti, al fine di verificare concretamente la sussistenza o meno del requisito della "continuità" tra i rapporti lavorativi, senza limitarsi ad arrestare e concludere il procedimento sulla base di una mancata allegazione, omettendo altresì qualsiasi valutazione in merito agli opportuni accertamenti volti ad escludere che la domanda di emersione sia stata inoltrata strumentalmente e che il rapporto di lavoro si sia instaurato in modo fittizio.