La realizzazione di opere edilizie in assenza di titolo abilitativo, anche se conformi agli strumenti urbanistici vigenti al momento della loro realizzazione, non può essere sanata mediante accertamento di conformità edilizia qualora le stesse non risultino conformi agli strumenti urbanistici vigenti al momento della presentazione della relativa domanda, in applicazione del principio della c.d. "doppia conformità" urbanistica previsto dalla legge. Pertanto, il rilascio dell'accertamento di conformità è subordinato alla verifica della conformità delle opere abusive sia al momento della loro realizzazione che al momento della presentazione della domanda di sanatoria, non essendo sufficiente la sola conformità originaria. Tale principio, sancito a livello nazionale dall'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, trova analoga previsione nell'ordinamento regionale sardo all'art. 16, comma 1, della L.R. n. 23/1985, il quale subordina il rilascio della concessione o autorizzazione in sanatoria alla conformità delle opere abusive "sia al momento della realizzazione dell'opera che al momento della presentazione della domanda". Pertanto, in assenza della doppia conformità urbanistica, l'amministrazione è tenuta a respingere l'istanza di accertamento di conformità, non potendo in alcun modo derogare a tale requisito di legge, a tutela della pianificazione urbanistica e del corretto assetto del territorio.