Il partecipe di un'associazione per delinquere di tipo piramidale, anche se non dotato di specifiche competenze tecniche o professionali, può essere ritenuto responsabile del reato di cui all'art. 416 c.p. qualora abbia svolto un ruolo di fiduciario e di affidatario di informazioni e beni riservati, essendo sufficiente la dimostrazione del suo contributo consapevole e incondizionato alle finalità illecite del sodalizio, anche attraverso atti di gestione formale di società riconducibili al gruppo criminale. L'appartenenza all'associazione per delinquere può essere desunta dalla partecipazione a uno solo dei reati-fine, laddove il ruolo svolto e le modalità dell'azione evidenzino un sicuro rapporto fiduciario con gli altri compartecipi. La confisca per equivalente del profitto del reato tributario di cui al D.Lgs. n. 74/2000, art. 11, consegue obbligatoriamente alla condanna per tale reato, a prescindere dall'effettiva percezione di utilità patrimoniali da parte dell'imputato.