Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21072 del 11 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21072PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in tema di misure cautelari personali, è tenuto a verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato in ordine alla valutazione degli elementi indizianti, senza poter procedere a un nuovo apprezzamento del merito della decisione. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, nella fase cautelare è sufficiente il requisito della sola gravità degli indizi, senza che sia necessaria la loro precisione e concordanza, come invece richiesto per il giudizio di merito. Il giudice di merito, pertanto, deve dare adeguatamente conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, senza che la Corte di cassazione possa sindacare la valutazione degli elementi di prova, salvo il riscontro della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/01/2018 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRO RANALDI;
sentite le conclusioni del PG Dr. LIGNOLA FERDINANDO che conclude per
l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5.1.2018 (depositata il 1.2.2018) il Tribunale di Lecce, in sede di riesame ex articolo 309 c.p.p., ha confermato il provvedimento del GIP che ha disposto la misura della…

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