Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23755 del 21 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23755PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo in presenza di un errore di fatto, inteso come errore di percezione o mera svista materiale, che abbia indotto il giudice ad affermare l'esistenza o l'inesistenza di un fatto decisivo, la cui sussistenza o insussistenza risulti invece in modo incontrovertibile dagli atti processuali. Tale errore deve avere i caratteri dell'assoluta evidenza e della semplice rilevabilità sulla base del solo raffronto tra la sentenza impugnata e gli atti o i documenti di causa, senza necessità di argomentazioni induttive o di particolari indagini ermeneutiche; deve essere essenziale e decisivo, nel senso che tra la percezione asseritamente erronea da parte del giudice e la decisione emessa, deve esistere un nesso causale tale che, senza l'errore, la pronuncia sarebbe stata diversa. L'errore di fatto non può riguardare la violazione o la falsa applicazione di norme giuridiche, né l'erroneo apprezzamento degli elementi probatori, né gli errori di interpretazione di norme giuridiche, sostanziali o processuali, ovvero la supposta esistenza delle norme stesse o l'attribuzione ad esse di una inesatta portata, anche se dovuti ad ignoranza di indirizzi giurisprudenziali consolidati. Inoltre, l'operatività del ricorso straordinario non può essere limitata alle decisioni relative all'accertamento dei fatti processuali, in quanto l'errore percettivo può cadere su qualsiasi dato fattuale. Pertanto, il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è inammissibile quando le doglianze del ricorrente non rientrano nel perimetro rigoroso entro il quale è destinato a trovare spazio applicativo tale rimedio, ma si rivelano totalmente destituite di fondamento in rapporto alle ampie e motivate argomentazioni svolte dalla Corte di Cassazione nella sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. IACOPINO Silvana - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 43811/2008 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 13/05/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. D'ISA Claudio;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), che insiste per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

DO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.