Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43289 del 23 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43289PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da indicatori fattuali che, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti al fenomeno della criminalità organizzata, consentano di inferire logicamente l'appartenenza del soggetto al sodalizio, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, tra cui la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Tuttavia, l'accertamento della responsabilità penale per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso non può fondarsi su un travisamento della prova, ovvero sull'erronea attribuzione di un ruolo apicale all'imputato in un precedente procedimento penale, laddove tale qualifica sia stata esclusa in via definitiva. In tal caso, il giudice di merito è tenuto a ricostruire gli sviluppi e la storia del gruppo associativo a partire dall'anno indicato nell'imputazione, verificando la sussistenza dei presupposti per l'affermazione della responsabilità del singolo imputato per il reato di partecipazione, sulla base di una motivazione adeguata e aderente alle emergenze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il giorno (OMISSIS), e (OMISSIS), nato il giorno (OMISSIS);

avverso la sentenza 27 novembre 2012 della Corte di appello di Napoli.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal Consigliere Luigi Lanza.

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio che ha concluso per il rigetto dei ricorsi, nonche' i difensori dei ricorrenti, avv. (OMISSIS) …

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