Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35943 del 3 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35943PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e per l'aggravante di agevolazione mafiosa, è tenuto ad effettuare una valutazione unitaria e complessiva di tutti gli elementi indiziari, senza limitarsi ad una mera elencazione degli stessi, ma confrontandoli criticamente anche con le specifiche argomentazioni difensive, al fine di verificarne la gravità, precisione e concordanza, nel rispetto del principio del contraddittorio. L'omissione di tale doveroso vaglio critico e dialettico dei singoli elementi indiziari, nonché il mancato confronto con le deduzioni difensive, determinano un vizio di motivazione che impone l'annullamento dell'ordinanza cautelare con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria C. - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAZZEI A. P. - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 10/04/2015 del Tribunale del riesame di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal componente ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, VIOLA ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che ha c…

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