Consiglio di Stato sentenza n. 4278 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:4278SENT

Massima

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Il rilascio della concessione edilizia per la realizzazione di una stazione radio base per il servizio pubblico di telefonia cellulare, a seguito di un procedimento amministrativo caratterizzato da un iniziale silenzio-rifiuto del Comune, determina la sopravvenuta carenza di interesse della società istante all'annullamento della sentenza di primo grado che aveva dichiarato in parte inammissibile e in parte infondata l'azione di accertamento di tale silenzio-rifiuto, rendendo l'appello improcedibile. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta ottenuta la concessione richiesta, il ricorrente non ha più alcun interesse giuridicamente rilevante alla decisione sull'impugnazione della sentenza di primo grado, essendo stato soddisfatto il suo interesse sostanziale. Ciò in quanto il rilascio del titolo edilizio, pur tardivo, ha comunque consentito la realizzazione dell'impianto, eliminando la lesione lamentata. Ne consegue che, in tali ipotesi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito dell'impugnazione, dovendo dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio si applica anche ai casi in cui l'Amministrazione, pur avendo inizialmente opposto un silenzio-rifiuto, abbia poi provveduto in senso favorevole all'istanza del privato nel corso del giudizio, in quanto ciò determina il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione sull'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 6165 del 2001, proposto da Al. ITALIA S.P.A., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Va. Ca., elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. Va. Ro. in Ro., ((omissis)). n. 6;
contro
il Comune di Ferrandina, in persona del Sindaco p.t., non costituito;
con l'intervento ad adjuvandum
della Wi. Telecomunicazioni s.p.a., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv.ti Gi. Sa. e Lu. ((omissis))., elettivamente domiciliata presso lo studio del secondo in Ro., via De. c. n. 50;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata n. 155 del 12 marzo 2001.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di intervento della Wi. Telecomunicazioni s.…

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