Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, dichiara improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in ragione dell'intervenuta liquidazione, da parte dell'amministrazione resistente, delle somme dovute in esecuzione della precedente sentenza. Il Tribunale, pur compensando le spese di lite, ordina il rimborso del contributo unificato versato dalla parte ricorrente, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. La sentenza, inoltre, dispone l'oscuramento delle generalità e dei dati identificativi dei soggetti interessati, in ossequio alla normativa sulla tutela dei dati personali. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il giudizio di ottemperanza è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'amministrazione resistente abbia provveduto spontaneamente all'esecuzione della precedente sentenza, liquidando le somme dovute. In tal caso, il Tribunale compensa le spese di lite, ma ordina il rimborso del contributo unificato versato dalla parte ricorrente, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. La sentenza dispone altresì l'oscuramento delle generalità e dei dati identificativi dei soggetti interessati, in ossequio alla normativa sulla tutela dei dati personali.