Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 952 del 2020

ECLI:IT:TARVEN:2020:952SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione di un appalto pubblico, adottato dalla stazione appaltante prima della stipula del contratto, rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo e non in quella del giudice ordinario, anche nel caso in cui il provvedimento di revoca sia stato adottato successivamente alla consegna d'urgenza dei lavori. Ciò in quanto sino alla stipula del contratto il rapporto è ancora inquadrabile nella fase pubblicistica, le posizioni giuridiche coinvolte sono ancora di interesse legittimo, e la stazione appaltante può ancora esercitare il potere di autotutela sugli atti della procedura. La stazione appaltante può pertanto revocare l'aggiudicazione, anziché disporre una variante, qualora ritenga che le modifiche da apportare al progetto originario siano sostanziali e comportino una complessiva riprogettazione dell'intervento, tale da configurare una nuova aggiudicazione di appalto. In tal caso, la mancata previsione dell'indennizzo di cui all'art. 21 quinquies della legge n. 241 del 1990 non ha efficacia viziante o invalidante del provvedimento di revoca, ma legittima semplicemente il privato ad azionare la pretesa patrimoniale innanzi al giudice amministrativo. Quanto alla domanda risarcitoria per la lesione del legittimo affidamento, essa rientra nella giurisdizione del giudice ordinario qualora il danno derivi non dal provvedimento favorevole (illegittimo e, perciò, legittimamente annullato), bensì dalla fattispecie complessa costituita dall'emanazione dell'atto favorevole illegittimo, dall'incolpevole affidamento del beneficiario nella sua legittimità e dal successivo (legittimo) annullamento-revoca dell'atto stesso in contrasto con i principi civilistici di correttezza e buona fede.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/10/2020

N. 00952/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00338/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 338 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Petrà s.r.l.s., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Paolo Clarizia, Andrea Bonanni e Pier Paolo Nocito, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Portogruaro, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Roberta Brusegan, Katia Maretto e Giuseppe Roberto Chiaia, con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura della Città Metropolitana di Venezia, in Mestre – Venezia, via Forte Marghera 191, e con domicil…

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