Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18001 del 5 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18001PEN

Massima

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La legittima difesa presuppone la necessità di respingere un'aggressione ingiusta, con mezzi proporzionati alla difesa. Tale scriminante non opera quando l'imputato abbia dato inizio all'aggressione o quando l'uso della forza non sia stato necessario e proporzionato alla difesa. Anche l'eccesso colposo nella legittima difesa, che comporta una diminuzione di pena, richiede che l'imputato abbia agito per la necessità di difendersi, ma con modalità sproporzionate rispetto al pericolo. La valutazione della sussistenza dei presupposti della legittima difesa o dell'eccesso colposo è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se logica e coerente con le risultanze processuali. Il consenso dell'imputato alla modifica del collegio giudicante, anche se condizionato a erronee aspettative, esclude la necessità di rinnovare l'istruttoria dibattimentale, essendo sufficiente la lettura degli atti già acquisiti. Il giudice di appello può motivatamente ritenere superflua la rinnovazione istruttoria richiesta, ove ritenga il compendio probatorio già acquisito adeguato per decidere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) A - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/10/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIUNI TERESA;
udito il Procuratore generale, MOLINO PIETRO, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7/10/2020 la Corte di Appello di Roma ha riformato la sentenza in data 26/11/2018 del Tribunale di Roma che aveva condannat…

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