Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 190 del 2021

ECLI:IT:TARBS:2021:190SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro il Ministero dell'Ambiente e altri enti pubblici in relazione a prescrizioni inerenti il trattamento delle acque di falda di un sito di bonifica di interesse nazionale, ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto le parti hanno concordato il superamento delle prescrizioni impugnate a seguito dell'approvazione di un nuovo progetto commissariale di bonifica. In particolare, la massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando, nel corso del giudizio, vengono meno le ragioni che avevano originato l'impugnazione, in quanto le prescrizioni contestate risultano superate da successivi provvedimenti o fatti sopravvenuti, sui quali le parti concordano. In tali casi, il giudice amministrativo, preso atto della carenza di interesse della parte ricorrente, dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse all'azione, per fatti o provvedimenti sopravvenuti nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza originaria delle censure proposte. Ciò in quanto il processo amministrativo, essendo volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive attuali, non può proseguire in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. La compensazione integrale delle spese di giudizio rappresenta la naturale conseguenza di tale declaratoria di improcedibilità, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2021

N. 00190/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00281/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio introdotto con il ricorso numero di registro generale 281 del 2014, proposto da Caffaro Brescia S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, assistita e difesa dagli avvocati Alfredo Bianchini, Luciano Butti e Federico Peres, con domicilio digitale come da PEC da Registri di giustizia e domicilio reale presso la Segreteria del T.A.R. Brescia, ex art. 25 c.p.a., all’epoca vigente;

contro

il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Brescia, domiciliataria ex lege;
la Provincia di Brescia, in per…

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