Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45455 del 30 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45455PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio sussiste quando l'imputato, pur non essendo in una situazione di ineludibile necessità di difesa, estrae un'arma da taglio e si lancia contro la persona offesa che sta allontanandosi, infliggendole una grave ferita, dimostrando così l'intenzione di cagionarne la morte o l'accettazione del rischio che ciò potesse verificarsi. La legittima difesa, anche putativa, non può essere riconosciuta quando l'imputato, pur essendo stato inizialmente aggredito, ha avuto la possibilità di allontanarsi senza reagire violentemente. Inoltre, l'attenuante della provocazione non può essere applicata quando le ragioni del contrasto tra imputato e persona offesa rimangono vaghe e generiche, senza che sia accertata l'esistenza di un fatto ingiusto ai danni dell'imputato che possa giustificare la sua reazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/10/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SANTALUCIA GIUSEPPE;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI STEFANO, intervenuto con requisitoria scritta ai sensi della disciplina processuale emergenziale, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUT…

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