Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26637 del 14 giugno 2004

ECLI:IT:CASS:2004:26637PEN

Massima

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L'attenuante speciale prevista per i collaboranti di giustizia dall'art. 8 della legge 12 luglio 1991 n. 203 e l'attenuante di cui all'art. 74 comma settimo D.P.R. 309/90 non possono concorrere, in quanto entrambe costituiscono previsioni premiali dirette ad evitare che il reato associativo, cui rispettivamente si riferiscano, possa essere portato ad ulteriori conseguenze. Ai fini della concessione della prima attenuante è necessario che i delitti siano quelli previsti dall'art. 416-bis c.p., o quelli commessi avvalendosi delle condizioni previste da detta norma o per agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso. Invece la seconda attenuante si applica soltanto a chi si sia efficacemente adoperato per assicurare le prove del reato previsto dall'articolo 74 D.P.R. 309/90 o per sottrarre all'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, risorse decisive per la commissione dei delitti. Pertanto, i giudici di merito correttamente hanno ritenuto applicabile soltanto l'attenuante di cui all'art. 74 comma settimo D.P.R. 309/90, in quanto le due attenuanti, pur essendo entrambe previsioni premiali, sono incompatibili tra loro in quanto dirette a evitare il proseguimento di reati associativi di diversa natura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
MARRONE FRANCO - Presidente
PROVIDENTI FRANCESCO - Consigliere
CICCHETTI NUNZIO - Consigliere
SICA GIUSEPPE - Consigliere
BRUNO PAOLO ANTONIO - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA/ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1) An. Ci. n. il (...)
avverso SENTENZA del 20/03/2003
CORTE APPELLO di CATANZARO
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal consigliere PROVIDENTI FRANCESCO
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis))
che ha concluso per il rigetto del ricorso
udito, per la parte civile, l'Avv.
Udito il difensore Avv. Gr. Sa. in sostituzione dell'avv. Br. Na.
La Corte d'Appello di Catanzaro con sentenza del 2-3-2003 confermava la sentenza emessa dal GUP presso il Tribunale di Catanzaro con la qual…

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