Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13063 del 31 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13063PEN

Massima

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Il reato di violenza privata si configura quando la condotta dell'agente costringe la vittima a fare, tollerare od omettere qualcosa, compromettendone la libertà di azione. Tuttavia, il mero atteggiamento stizzito dell'imputato, che si limita a sbattere la porta di un veicolo in cui si trovava la vittima senza impedirne l'uscita, non integra gli estremi della violenza privata, in quanto non costituisce una condotta idonea a costringere la persona offesa. Perché il reato di violenza privata sia integrato, è necessario che l'azione dell'agente sia diretta a limitare concretamente la libertà di autodeterminazione della vittima, impedendole di compiere un atto che avrebbe liberamente voluto o costringendola a subire un'azione che non avrebbe voluto. La mera intimidazione o l'adozione di comportamenti aggressivi, senza che sia compromessa la libertà di azione della persona offesa, non integrano gli estremi del reato di violenza privata. Inoltre, il reato di danneggiamento può essere provato attraverso le dichiarazioni della persona offesa e di altri testimoni, anche se vi siano difformità nei loro racconti, purché il giudice dia adeguata motivazione in ordine alla ricostruzione dei fatti e all'apprezzamento delle prove. Infine, l'intervenuta prescrizione dei reati di minaccia e danneggiamento comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente a tali reati, ferma restando la condanna al risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 279/2013 CORTE APPELLO di LECCE, del 02/07/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione dei reati.
Udito, per l'imputato, l…

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