Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3052 del 25 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3052PEN

Massima

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Il comportamento ingiurioso e minaccioso di un soggetto, anche se provocato da un fatto ritenuto ingiusto dalla persona offesa, non può essere giustificato né scusato, in quanto la legge penale non ammette l'esimente della provocazione o della reazione ad un fatto ingiusto come causa di esclusione della punibilità per i reati di ingiuria e minaccia. Pertanto, le espressioni offensive e le minacce, anche se pronunciate in seguito ad un fatto ritenuto ingiusto dalla persona offesa, integrano comunque i reati di ingiuria e minaccia, non potendo essere considerate mere reazioni scurrili o ipotesi prive di concretezza. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali reati, deve quindi prescindere dalla valutazione della legittimità o meno del comportamento della persona offesa, concentrandosi esclusivamente sull'accertamento della condotta ingiuriosa e minacciosa dell'imputato, a prescindere dalle circostanze che l'hanno provocata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI PERUGIA;

e

PA. AN. C/ N. IL (OMESSO);

1) MA. OR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 25/2008 GIUDICE DI PACE di GUBBIO, del 02/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, c…

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