Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6979 del 22 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6979PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento della commissione dei reati contestati, deve attenersi alle conclusioni della perizia psichiatrica disposta in sede di rinvio, salvo che non emergano elementi tali da far ritenere il perito incorso in travisamenti o valutazioni manifestamente illogiche o erronee. Il giudice non può disattendere le conclusioni peritali in assenza di una motivazione adeguata e convincente, fondata su elementi di prova specifici e concreti, che ne giustifichino il dissenso. Ove la perizia abbia escluso l'esistenza di infermità mentale rilevanti ai fini della capacità di intendere e di volere, il giudice è tenuto a conformarsi a tale accertamento, salvo che non emerga un vizio logico o un travisamento dei fatti nella valutazione del perito. Il giudice non può sindacare il metodo di operare del perito o il contenuto della perizia, se non nei limiti del vizio di motivazione previsti dall'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4576/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 12/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), del Foro di …

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