Il provvedimento del questore che dispone il divieto di accesso ai luoghi di svolgimento delle competizioni calcistiche e l'obbligo di comparizione presso gli uffici di polizia nei giorni in cui la squadra è impegnata negli incontri casalinghi e per una volta in occasione delle trasferte (c.d. "Daspo") deve essere preceduto da un termine di 48 ore per l'esercizio del diritto di difesa del destinatario, pena l'inefficacia del provvedimento limitativo della libertà personale. Il giudice per le indagini preliminari, pertanto, non può convalidare il provvedimento del questore prima della scadenza di tale termine, in quanto ciò violerebbe le garanzie difensive previste dall'art. 178 c.p.p., integrando un vizio di error in procedendo che comporta l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza di convalida. Il destinatario del provvedimento ha diritto di presentare memorie e deduzioni ed esaminare la documentazione a sostegno dell'adozione della misura, anche mediante trasmissione telematica, attesa la particolare natura cartolare e informale del procedimento e la ristrettezza dei termini entro cui deve concludersi il controllo di legalità.