Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1870 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:1870SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di concessione in sanatoria ex art. 36 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 comporta la perdita di efficacia degli atti repressivi dell'abuso edilizio precedentemente adottati, salva la necessità di una loro rinnovata adozione nell'eventualità di un successivo rigetto dell'istanza di sanatoria. In tali casi, l'interesse a ricorrere viene traslato sul futuro provvedimento che, eventualmente, abbia a respingere la domanda ex art. 36 D.P.R. n. 380/2001 presentata dopo l'adozione del primo provvedimento repressivo dell'abuso. Pertanto, il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione diviene improcedibile qualora le opere per le quali è stata ingiunta la demolizione coincidano con quelle per le quali è stata proposta istanza di sanatoria ex art. 36 TUE, e l'Amministrazione non si sia ancora pronunciata sulla sussistenza delle condizioni per l'emanazione di un nuovo ordine di demolizione a seguito del rigetto dell'istanza di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/11/2019

N. 01870/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00668/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 668 del 2018, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune Porto Cesareo, Responsabile Sett. VII ((omissis)), non costituiti in giudizio;

e con l'intervento di

ad opponendum:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione n. 30 del 27.3.2018, notificata il 9.4.2018, emessa dal Responsabile VII Settor…

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