Consiglio di Stato sentenza n. 3254 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:3254SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento in autotutela di una denuncia di inizio attività (DIA) edilizia è legittimo quando l'amministrazione comunale accerti, anche a seguito di sopralluogo, che l'intervento edilizio non rispetta i requisiti minimi di altezza e destinazione d'uso previsti dal regolamento edilizio e dalla normativa urbanistica vigente, nonostante la presentazione di un parere igienico-sanitario favorevole. L'omessa indicazione di elementi progettuali rilevanti nella DIA, che inducono in errore l'amministrazione, non consente di configurare una posizione di affidamento legittimo del privato, attenuando l'onere motivazionale gravante sull'amministrazione nell'esercizio del potere di autotutela. Il provvedimento di annullamento è adeguatamente motivato quando evidenzia sia profili di illegittimità di tipo igienico-sanitario che di contrasto con la disciplina urbanistica, senza che sia necessaria una specifica comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, in presenza di violazioni rilevanti sotto il profilo della conformità edilizia e urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2023

N. 03254/2023REG.PROV.COLL.

N. 09603/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9603 del 2016, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), Gianemilio Genovesi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Flaminia n. 109;

contro

Comune di Zoagli, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via degli Scipioni, 268/A;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria n. 405/2016;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comun…

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