Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17933 del 28 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17933PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, accetta denaro o altra utilità da un privato, in relazione ad atti contrari ai doveri d'ufficio, commette il reato di corruzione. Affinché sussista tale reato, è necessario che vi sia la prova di un nesso causale tra la dazione o la promessa di denaro o altra utilità e l'atto contrario ai doveri d'ufficio che il pubblico ufficiale si è impegnato a compiere o ha già compiuto. La mera incompatibilità tra il ruolo pubblico del funzionario e l'attribuzione di una funzione di "garanzia" da parte del privato non è sufficiente a integrare il reato di corruzione, essendo necessario accertare l'esistenza di un atto specifico, contrario ai doveri d'ufficio, che il pubblico ufficiale si è impegnato a compiere in cambio della dazione o promessa di denaro o altra utilità. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato, è necessario che sia provato anche l'elemento psicologico, ovvero la consapevolezza e la volontà del pubblico ufficiale di accettare la retribuzione in relazione ad un atto contrario ai propri doveri. La mera incompatibilità tra il ruolo pubblico e l'attribuzione di una funzione di "garanzia" da parte del privato, in assenza di un atto specifico contrario ai doveri d'ufficio e dell'elemento psicologico, non è sufficiente a integrare il reato di corruzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angel - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Ann - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 03/11/2022 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Angelo Capozzi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lettieri Nicola, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tri…

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