Il reato di diffamazione si estingue per remissione di querela, la quale prevale su ogni altra causa di estinzione e deve essere rilevata e dichiarata dal giudice di legittimità, purché il ricorso sia stato tempestivamente proposto. In mancanza di deroga pattizia, le spese processuali sono poste a carico del querelato, in applicazione del principio generale di cui all'art. 340, comma 4, c.p.p. La remissione di querela, ritualmente accettata in pendenza del ricorso per cassazione, determina l'estinzione del reato di diffamazione, che prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso. Il giudice di legittimità è tenuto a rilevare e dichiarare tale estinzione, in quanto la declaratoria di improseguibilità dell'azione penale ha carattere pregiudiziale rispetto all'applicazione di altre cause di estinzione. Pertanto, in assenza di diversa pattuizione, le spese processuali sono poste a carico del querelato, in applicazione della regola generale di cui all'art. 340, comma 4, c.p.p.