Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3315 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:3315SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire, anche a notevole distanza temporale dalla loro realizzazione, senza necessità di una particolare motivazione, in quanto la repressione degli abusi edilizi costituisce attività vincolata e l'affidamento del privato è tutelato solo se incolpevole, mentre la consapevole realizzazione e il mantenimento di un'opera abusiva integrano una volontaria attività contra legem. Pertanto, il provvedimento di demolizione è legittimo anche quando l'opera abusiva sia stata realizzata da oltre 20 anni, non essendo necessario un onere rafforzato di motivazione in ragione del tempo trascorso, atteso che la tutela dell'affidamento incolpevole del privato non opera quando l'opera sia stata realizzata e mantenuta consapevolmente in violazione della normativa urbanistica ed edilizia. Inoltre, la realizzazione di opere edilizie, quali la costruzione di un piano abitabile al primo piano di un immobile, la realizzazione di un manufatto accessorio di notevoli dimensioni adibito a officina meccanica e autocarrozzeria, nonché la realizzazione di una piscina interrata, richiede il previo rilascio del permesso di costruire, non potendosi qualificare tali interventi come attività di edilizia libera o pertinenziali, in quanto comportano una durevole trasformazione del territorio. Pertanto, il Comune può legittimamente ordinare la demolizione di tali opere realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo, senza che rilevi il fatto che l'immobile sia stato oggetto di una pregressa domanda di condono edilizio, atteso che la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento di opere non ancora sanate è comunque vietata.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2018

N. 03315/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03224/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3224 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con la quale elettivamente domicilia in Napoli, via F. Caracciolo n. 15;

contro

Comune di Ottaviano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio digitale presso lo stesso in assenza di domicilio eletto in Napoli;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 14/V del 15.04.2013, notificata in pari data, con cui il Comune di Ottaviano - V Settore - ha ingiunto al ricorrente la demolizione di opere realizzate in Ottaviano alla via Samo "in a…

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