Nelle aree classificate ad elevata pericolosità geologica e idrogeologica, l'attività estrattiva è consentita a condizione che il progetto di coltivazione dimostri l'idoneità dell'intervento a eliminare o ridurre il rischio individuato, mediante accorgimenti costruttivi di carattere strutturale, localizzativo e architettonico atti a tutelare l'incolumità delle persone e a ridurre la vulnerabilità dei beni. In tali aree, è vietata la lavorazione e il deposito del materiale estratto, in quanto tali attività accentuano e non riducono il rischio. L'autorizzazione alla coltivazione della cava deve essere rilasciata per la durata determinata sulla base del progetto di coltivazione allegato alla domanda, salvo che il provvedimento amministrativo non sia adeguatamente motivato in ordine alle ragioni tecniche che hanno condotto a una sostanziale modificazione della tempistica prospettata. Il parere del Comitato tecnico interdisciplinare cave, pur vincolante per l'Amministrazione comunale competente al rilascio dell'autorizzazione, deve essere congruamente motivato, in quanto espressione di discrezionalità tecnica e non di discrezionalità amministrativa.