Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24775 del 21 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24775PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 comma 2 c.p., presuppone la prova di un'anticipata e unitaria ideazione di più violazioni della legge penale, già insieme presenti alla mente del reo nella loro specificità, almeno a grandi linee, e non può essere identificata con un generico programma delinquenziale o con il programma criminoso tipico del reato associativo. La valutazione dell'unicità del disegno criminoso deve essere condotta sulla base di indici esterni significativi, quali la tipologia dei reati, il bene giuridico offeso, le condotte poste a fondamento delle diverse condanne, le loro modalità di commissione, la causale delle violazioni, la loro omogeneità, la sistematicità, il contesto spaziale e il contenuto intervallo temporale, senza poter essere affidata a semplici congetture o presunzioni. Il giudice dell'esecuzione, pertanto, ha correttamente escluso la continuazione tra reati giudicati in procedimenti distinti, in assenza della prova di un'originaria e unitaria programmazione criminosa da parte dell'imputato, nonostante l'omogeneità del movente e la riferibilità delle condotte a sodalizi criminosi di stampo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. FI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 233/2009 CORTE APPELLO di BARI, del 14/12/2009;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. GIUSEPPE VOLPE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso, con ogni conseguente provvedimento.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 14 dicembre 2009 la Corte d'appello di Bari, …

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