Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27994 del 26 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27994PEN

Massima

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Il reato di lesione volontaria lievissima si configura anche quando l'agente, intervenendo in una discussione, spinge la persona offesa con una mano, cagionandole un trauma confusivo al volto e alla testa, giudicato guaribile in cinque giorni, in quanto tale condotta è compatibile con il risultato lesivo e integra gli elementi oggettivo e soggettivo del delitto di cui all'art. 582 c.p. La valutazione delle prove dichiarative e documentali effettuata dal giudice di merito, che ha ritenuto intrinsecamente attendibili le dichiarazioni della persona offesa e ha dato conto delle ragioni che l'hanno indotto a confermare il giudizio di colpevolezza, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo sufficiente che la motivazione non presenti vizi logici o violazioni dei criteri di valutazione della prova. Il diniego delle attenuanti generiche, motivato sulla base della personalità dell'imputato che ha dimostrato una condotta sprezzante delle regole del buon senso e del vivere civile, nonché il diniego della sospensione condizionale della pena, in ragione del divieto di cui all'art. 60 del d.lgs. n. 274 del 2000, sono scelte rientranti nella discrezionalità del giudice di merito, non sindacabili in sede di legittimità se motivate in modo conforme a legge e logica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 14/02/2012 del Tribunale di Termini Imerese, sez. distaccata di Cefalu';

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS), …

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