La realizzazione di autorimesse e parcheggi pertinenziali ai sensi dell'art. 9 della Legge n. 122/1989 è consentita solo se tali opere sono completamente interrate, cioè realizzate nel sottosuolo per l'intera altezza e totalmente al di sotto dell'originario piano naturale di campagna, senza necessità di riporti di terra per renderle artificialmente interrate. Tale requisito di integrale interramento è interpretato in modo rigoroso dalla giurisprudenza, in quanto la norma in questione costituisce una deroga agli strumenti urbanistici ed edilizi vigenti e pertanto deve essere applicata in modo stretto. Pertanto, qualora l'opera non rispetti tale condizione di integrale interramento, essa non può beneficiare del regime derogatorio previsto dalla citata disposizione e deve essere assoggettata alla disciplina urbanistica ordinaria per le costruzioni fuori terra. Inoltre, ai fini del rilascio della sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, è necessario il requisito della doppia conformità dell'opera abusiva, sia alla normativa vigente al momento della realizzazione, sia a quella in vigore al momento della presentazione dell'istanza di sanatoria, non essendo sufficiente la sola conformità alla pianificazione urbanistica attuale (c.d. "sanatoria giurisprudenziale").