Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1042 del 2011

ECLI:IT:TARBS:2011:1042SENT

Massima

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Il Sindaco, su richiesta del Prefetto, può revocare l'autorizzazione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande quando il locale risulti essere abituale ritrovo di persone pregiudicate o dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, rappresentando ciò un rischio per l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. Tale potere del Sindaco, previsto dall'art. 19, comma 4, del d.p.r. n. 616/1977, si differenzia da quello del Questore di cui all'art. 100 del TULPS per l'ampiezza dei presupposti e delle modalità procedimentali di esercizio, in quanto il Prefetto può individuare in modo più esteso i presupposti oggettivi per l'adozione di provvedimenti funzionali alla prevenzione dei reati e al mantenimento dell'ordine pubblico, mentre il Sindaco è tenuto a dare seguito alla richiesta del Prefetto, salvo che non possa individuare ulteriori ed autonomi profili che inducano a ritenere opportuna la misura. La revoca dell'autorizzazione, adottata dal Sindaco in ottemperanza alla richiesta del Prefetto, è pertanto legittima anche in assenza di tumulti o gravi disordini all'interno del locale, essendo sufficiente il mero accertamento della sua abituale frequentazione da parte di soggetti pregiudicati o dediti allo spaccio di droga, senza che rilevi la circostanza che tali episodi si siano verificati all'esterno del locale. La motivazione del provvedimento di revoca può limitarsi al richiamo dell'atto del Prefetto, senza necessità di un'autonoma e dettagliata motivazione, atteso che l'intervento del Sindaco risulta in tal caso sostanzialmente vincolato. Infine, la revoca non può ritenersi sproporzionata rispetto alla situazione sottesa, in quanto adottata dopo l'applicazione di precedenti provvedimenti meno gravi, quali la sospensione, che non hanno sortito l'effetto deterrente sperato.

Sentenza completa

N. 01632/2010
REG.RIC.

N. 01042/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01632/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1632 del 2010, proposto da:
Natalina Bonacina, Mohamed El Kanadli, Ristorante Pizzeria 2000 Snc, rappresentati e difesi dagli avv.ti Flavio Cospito e Domenico De Luca, con domicilio eletto in Brescia presso la Segreteria del T.A.R., via Carlo Zima, 3;

contro

Comune di Palosco, rappresentato e difeso dall'avv. Yvonne Messi, con domicilio eletto in Brescia presso la Segreteria del T.A.R., via Carlo Zima, 3;

per l'annullamento

- dell’ordinanza n. 27 prot.n. 8699, emessa l’1 dicembre 2010 e notificata il giorno successivo, di revoca dell’autorizzazione di…

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