Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51021 del 30 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51021PEN

Massima

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Il danneggiamento semplice, non aggravato, depenalizzato dal D.Lgs. n. 7/2015 e configurato come illecito civile, non consente al giudice dell'impugnazione penale di pronunciarsi sulle statuizioni civili, in quanto la disciplina transitoria del citato decreto non prevede tale possibilità, a differenza di quanto stabilito per i reati depenalizzati dal D.Lgs. n. 8/2016. Pertanto, a seguito dell'abolitio criminis, il giudice dell'impugnazione deve limitarsi ad annullare senza rinvio la sentenza di condanna, senza poter esaminare i motivi di ricorso relativi alla domanda della parte civile, essendo venuta meno la rilevanza penale del fatto e il potere di decidere la questione ai soli effetti civili. La possibilità per il giudice dell'impugnazione di confermare le statuizioni civili farebbe venir meno l'applicazione della sanzione pecuniaria civile, irrogabile esclusivamente all'esito del giudizio per il risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/05/2015 del TRIBUNALE di FERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LORI PERLA, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per essere il fatto non piu' previsto dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITT…

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