Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 54058 del 3 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54058PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il delitto di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. può essere fondata sulle dichiarazioni della persona offesa, purché siano ritenute attendibili e trovino riscontri oggettivi negli atti processuali, senza che sia necessaria una perizia psichiatrica sulla capacità testimoniale della vittima, salvo che non emergano elementi concreti che ne inficino l'attendibilità. La valutazione dell'attendibilità della persona offesa e della ricostruzione dei fatti rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se logica e coerente con le emergenze processuali. Il riconoscimento della recidiva specifica e infraquinquennale ex art. 99 c.p., comma 4, presuppone la valutazione della maggiore pericolosità sociale del reo desumibile dai nuovi episodi criminosi, senza che sia necessario considerare la risalenza temporale della precedente condanna. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche ex art. 62-bis c.p. può essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità e reiterazione delle condotte, all'inottemperanza alle prescrizioni cautelari e ai precedenti penali, senza che assumano rilievo la tardiva paternità dell'imputato o la condizione di depressione post partum della vittima. La determinazione della pena entro i limiti edittali, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/04/2018 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) per le parti civili (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS), il quale h…

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