Il concorso di persone nel reato di importazione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell'art. 110 c.p. e dell'art. 73, commi 1 e 6, del D.P.R. n. 309/1990, sussiste anche quando il contributo del concorrente, pur non essendo di primaria importanza, risulti comunque rilevante per la realizzazione dell'illecito, non essendo necessario che egli sia la "mente" dell'operazione. La circostanza aggravante del numero di concorrenti, prevista dal citato art. 73, comma 6, esclude l'applicabilità dell'attenuante della minima partecipazione di cui all'art. 114 c.p., indipendentemente dal ruolo svolto dal singolo concorrente. La valutazione della prova e della responsabilità penale rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui ragionamento logico-giuridico non può essere sindacato in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o carenza motivazionale.