Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10647 del 13 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10647PEN

Massima

La diffamazione commessa attraverso l'affissione di un volantino contenente frasi offensive nella bacheca di un comune integra il reato di cui all'art. 595, comma 3, c.p. e comporta la condanna dell'autore al risarcimento del danno morale subito dalla persona offesa, liquidato in via equitativa dal giudice sulla base della gravità delle umiliazioni pubblicamente subite e della lesione all'onore e alla reputazione della vittima, senza necessità di indicare analiticamente i criteri di calcolo dell'ammontare risarcitorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/12/2021 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BIFULCO DANIELA;
Letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore GIORDANO LUIGI, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7.12.2021, la Corte d'appello Venezia ha confermato la decisione di primo grado con cui…

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