Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6228 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:6228SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, quale l'ordine di demolizione di opere realizzate in assenza del necessario titolo abilitativo, costituisce un atto dovuto della pubblica amministrazione, riconducibile all'esercizio di un potere vincolato, che non richiede una particolare motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata. Tale provvedimento sanzionatorio è legittimo anche qualora intervenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, senza che sia necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso con l'interesse del privato proprietario del manufatto, atteso che l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata è in re ipsa. Inoltre, una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza di concessione ovvero in difformità totale dal titolo abilitativo, non costituisce onere dell'amministrazione comunale verificare la sanabilità delle opere in sede di vigilanza sull'attività edilizia, essendo sufficiente l'accertamento dell'abuso. Infine, la presentazione di una domanda di sanatoria ordinaria, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001, comporta soltanto la priorità logico-giuridica del relativo esame, rispetto all'esecutorietà del provvedimento repressivo, con conseguente arresto di efficacia dell'ordine di demolizione, fino a pronuncia espressa o tacita dell'amministrazione, senza determinare l'inefficacia dell'ordinanza di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/12/2020

N. 06228/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05276/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5276 del 2015, proposto da
Paolo Cacciapuoti, rappresentato e difeso dall'avvocato Saverio Griffo, con domicilio eletto presso lo studio Raffaele Marciano in Napoli, via S.Lucia,62;

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Riccardo Marone, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Cesario Console n.3;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 9/2015 con la quale si ingiunge la demolizione di opere edilizie ritenute abusive e il ripristino dello stato dei luoghi

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