Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23543 del 30 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23543PEN

Massima

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Il dolo alternativo ricorre quando l'agente si rappresenta e vuole, in via indifferente, la realizzazione di uno tra più eventi lesivi, ricollegabili causalmente alla sua condotta cosciente e volontaria. Tale forma di dolo diretto si distingue dal dolo eventuale, in cui l'agente, pur prevedendo la possibilità di un evento diverso dal suo scopo, decide comunque di agire, accettandone il rischio di verificazione. Ai fini della configurabilità del tentativo, è necessario che l'elemento soggettivo sia qualificabile come dolo diretto, essendo il dolo eventuale ontologicamente incompatibile con la direzione univoca richiesta per il tentativo. Pertanto, la riqualificazione della condotta in termini di tentato omicidio, sulla base di un dolo alternativo, richiede un'attenta valutazione delle concrete modalità esecutive, al fine di accertare se l'agente si sia rappresentato e abbia voluto, in via indifferente, sia l'evento morte che quello di lesioni gravi. La mera previsione e accettazione del rischio di decesso, in ragione della pericolosità intrinseca dello strumento utilizzato e della vicinanza delle vittime, non è sufficiente a integrare il dolo alternativo, dovendosi invece configurare il dolo eventuale, incompatibile con la punibilità del tentativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CURAMI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. LANNA Angelo V. - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/04/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO VALERIO LANNA;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dr. PASSAFIUME SABRINA, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, in accoglimento del primo motivo, con declaratoria di inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con se…

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