Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 686 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:686SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, con la presente sentenza, afferma il principio per cui gli interventi edilizi realizzati in assenza o in difformità dal titolo autorizzativo, anche se parzialmente conformi a precedenti provvedimenti di assenso, devono essere rimossi mediante l'ordine di demolizione, in quanto costituiscono abusi edilizi. Tale ordine di demolizione è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, a prescindere dalla possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria prevista dall'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001, la cui valutazione spetta alla fase esecutiva del procedimento e non incide sulla legittimità del provvedimento di demolizione. Inoltre, il fatto che le autorità preposte alla tutela dei vincoli sismici e paesaggistici abbiano successivamente espresso parere favorevole al mantenimento delle opere non impedisce l'adozione dell'ordine di demolizione, in quanto tale parere è stato reso dopo il diniego di sanatoria e l'avvio del procedimento sanzionatorio, senza che il privato abbia provveduto a ripresentare la domanda di sanatoria entro il termine assegnato per la demolizione. Pertanto, l'ordine di demolizione degli abusi edilizi costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, a prescindere dalla possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria e dai pareri favorevoli successivamente espressi dalle autorità preposte alla tutela dei vincoli, qualora il privato non abbia provveduto a regolarizzare la propria posizione entro i termini assegnati.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2023

N. 00686/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01453/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1453 del 2017, proposto da -OMISSIS--OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da registri di Giustizia;

contro

Comune di Cefalù, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza -OMISSIS-, con cui il comune di Cefalù ha ingiunto alla ricorrente la demolizione di alcune opere abusivamente realizzate in un immobile di sua proprietà;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, …

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