Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51326 del 1 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51326PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'istanza di sostituzione della misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, dovendo limitarsi al controllo che l'ordinanza impugnata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine a eventuali nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza di esigenze cautelari. Il provvedimento favorevole emesso nei confronti di un coindagato può costituire fatto nuovo sopravvenuto, del quale è possibile tenere conto in relazione alla valutazione del quadro indiziario, ma non delle esigenze cautelari, che devono essere vagliate con riferimento a ciascun indagato. L'identità di posizione processuale, che induce la "estensione" della valutazione favorevole al coindagato, va analiticamente, sia pure sinteticamente, argomentata e giustificata dal giudice. La sussistenza di precedenti specifici, il rischio di riallacciare contatti con ambienti criminosi e l'assenza di un atteggiamento collaborativo possono fondare la perdurante attualità e concretezza delle esigenze cautelari, anche in presenza di un periodo di detenzione già sofferto, giustificando il rigetto dell'istanza di sostituzione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenz - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Messina in funzione di giudice dell'appello cautelare in data 27 giugno 2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CASELLA Giuseppina che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sosti…

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