Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14945 del 9 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14945PEN

Massima

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Il giudice di merito, una volta riconosciuta la sussistenza della recidiva contestata all'imputato, è tenuto ad applicare l'aumento obbligatorio della pena nella misura di due terzi, senza possibilità di discrezionalità, salvo che non motivi espressamente le ragioni per le quali ritiene di non dover applicare tale aumento. Pertanto, il giudice di appello non può escludere l'applicazione della recidiva, già ritenuta in primo grado, in assenza di una specifica motivazione in tal senso, in quanto tale esclusione non rientra tra i poteri riconosciuti d'ufficio al giudice di secondo grado ai sensi dell'art. 597, comma 5, c.p.p. La mancata applicazione dell'aumento di pena per la recidiva, in presenza della sua contestazione e riconoscimento in primo grado, comporta l'annullamento della sentenza di appello, con conseguente rideterminazione della pena sulla base dell'aumento obbligatorio di due terzi della pena minima edittale, applicando poi la riduzione per il rito abbreviato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CATANIA;

nei confronti di:

1) ME. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 19/06/2007 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI GRAZIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha conc…

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