Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3256 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:3256SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità dallo stesso è un atto vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione tra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento dell'immobile. Ciò in quanto il presupposto per l'adozione dell'ordine di demolizione è costituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in difformità dal titolo abilitativo o in sua assenza, senza che rilevi il decorso di un considerevole lasso di tempo dalla realizzazione dell'abuso, atteso che il mero trascorrere del tempo non può in alcun modo legittimare una situazione di fatto antigiuridica. L'ordine di demolizione non necessita nemmeno della comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di provvedimento tipizzato e vincolato, che presuppone un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul loro carattere abusivo. Inoltre, qualora la demolizione non possa avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, l'amministrazione può applicare una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, ma tale valutazione deve essere effettuata nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione. In ogni caso, le opere realizzate abusivamente in zona agricola, quali piazzali per ricovero automezzi, capannoni e tettoie, necessitano di permesso di costruire esplicito e non possono essere oggetto di sanatoria, in quanto violazioni sostanziali della normativa urbanistica ed edilizia, non rientrando nell'ambito delle sole violazioni formali sanabili attraverso gli istituti del condono o dell'accertamento di conformità.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/07/2020

N. 03256/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00040/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 40 del 2016 proposto dai Sigg. Sequino Aniello, Maria e Angela, rappresentati e difesi dagli avv. Enzo Napolano e Pasquale Panico ed elettivamente domiciliati presso il loro studio in Napoli, Riviera di Chiaia n.276;

contro

Comune di Villa Literno in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensione, del provvedimento-ordinanza n.16 del 9/10/2015, notificato il 14/10/2015, di demolizione delle opere sul fondo di proprietà ai sensi del DPR n.380/2001.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti tutti d…

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