Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 349 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:349SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile abusivamente realizzato è passivamente legittimato al provvedimento di demolizione, indipendentemente dalla sua estraneità o meno alla realizzazione dell'abuso, salvo il caso in cui dimostri la sua assoluta estraneità all'abuso commesso da altri e l'assenza di colpa nel mancato impedimento della realizzazione illecita, essendosi attivato con tutti i mezzi consentiti dall'ordinamento per la rimozione dell'opera abusiva. In tal caso, pur restando preclusi gli effetti dell'eventuale inottemperanza all'ordine di demolizione che il proprietario sia impossibilitato ad eseguire, rimangono salvi i suoi diritti risarcitori nei rapporti civilistici con l'autore dell'abuso. Tuttavia, il provvedimento di demolizione è legittimo per le opere abusive realizzate successivamente al rilascio di una concessione edilizia in sanatoria, in quanto tali opere costituiscono un abuso autonomo e distinto rispetto a quello precedentemente condonato, per il quale non risulta essere stata presentata alcuna istanza di condono.

Sentenza completa

N. 05198/2010
REG.RIC.

N. 00349/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05198/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5198 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Spalato, 49;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 215 in data 2 febbraio 2010 con la quale il Comune di Roma – Municipio XIX ha disposto la rimozione o demolizione di opere abusive in Roma, Via Grottasecca, n. 45, nonché di ogni altro atto, connesso, presuppo…

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