Il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno possono essere legittimamente negati dall'autorità amministrativa competente qualora emerga che il richiedente abbia presentato documentazione falsa, in particolare in relazione alla propria residenza, al fine di ottenere indebitamente il titolo di soggiorno. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta ad adottare il provvedimento di annullamento del permesso di soggiorno, ai sensi dell'art. 5, comma 8-bis, del D.Lgs. n. 286/1998, senza che ciò comporti la necessità di una previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la falsità della documentazione presentata rende il provvedimento di annullamento ineluttabile. Inoltre, l'art. 21-octies della Legge n. 241/1990 legittima l'amministrazione a una difesa successiva all'adozione del provvedimento, pur riconoscendo che quest'ultimo sia comunque viziato, seppur non annullabile. In tali casi, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di annullamento del permesso di soggiorno è destinato a essere respinto, in quanto la presentazione di documentazione falsa da parte del richiedente costituisce un vizio insanabile che giustifica pienamente l'adozione del provvedimento impugnato.