Il possesso e l'accensione di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive, pur non comportando il lancio di materiale pericoloso, scavalcamento o invasione di campo, integra comunque una condotta sanzionata penalmente in quanto ritenuta inutile e scellerata, con concreto rischio di danni gravi agli altri spettatori. Pertanto, tale comportamento non può essere considerato tenue ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., né può dar luogo al beneficio della non menzione della condanna, in quanto il giudice, nel valutare tali istituti, deve tenere conto della gravità oggettiva e soggettiva del fatto, nonché degli elementi di cui all'art. 133 c.p. La diversa qualificazione giuridica del fatto rispetto a quella originariamente contestata non integra una violazione dell'art. 521 c.p.p., purché l'imputato e il suo difensore abbiano avuto la possibilità di interloquire in ordine al contenuto dell'imputazione, eventualmente in sede di appello.