La notifica di un ricorso amministrativo ad una pubblica amministrazione non costituita in giudizio deve essere effettuata esclusivamente all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) inserito nell'apposito registro tenuto dal Ministero della Giustizia, in conformità alle disposizioni del codice del processo amministrativo e del decreto-legge n. 179 del 2012 convertito in legge n. 221 del 2012. L'utilizzo di un diverso indirizzo PEC, ancorché apparentemente riferibile all'amministrazione destinataria, determina l'inammissibilità del ricorso, non essendo configurabile nella specie l'errore scusabile, trattandosi di un onere di semplice adempimento che non richiede particolari difficoltà. Il principio di diritto affermato dalla sentenza mira a garantire la certezza e la regolarità delle notificazioni nel processo amministrativo telematico, attraverso l'individuazione di un unico canale di comunicazione ufficiale tra le parti e il giudice, rappresentato dagli indirizzi PEC inseriti nell'apposito registro ministeriale. Tale principio, di carattere generale e astratto, è volto ad assicurare il corretto svolgimento del procedimento giurisdizionale e la parità delle parti, evitando incertezze e irregolarità nelle notifiche, a tutela del diritto di difesa e del buon andamento dell'attività giudiziaria.