Il provvedimento amministrativo che dichiara l'inefficacia di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presentata per la realizzazione di opere edilizie è legittimo quando l'intervento edilizio non rientra tra quelli eseguibili mediante SCIA, ma richiede il previo rilascio del permesso di costruire. In tali casi, il termine decadenziale per l'esercizio del potere inibitorio previsto dall'art. 19 della legge n. 241/1990 non trova applicazione, in quanto tale termine opera solo per gli interventi eseguibili mediante SCIA, mentre per gli interventi soggetti a permesso di costruire resta ferma l'attribuzione di vigilanza, prevenzione e controllo dell'amministrazione ai sensi dell'art. 21-bis della medesima legge. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente dichiarare l'inefficacia della SCIA anche oltre il termine di 18 mesi previsto per l'esercizio del potere di autotutela, qualora accerti che l'intervento edilizio realizzato o da realizzare non rientrava tra quelli eseguibili mediante SCIA. Ciò vale anche quando l'intervento comporti un aumento di superficie utile lorda non residenziale, una modifica della sagoma e del prospetto dell'edificio, nonché la necessità di acquisire il nulla osta sismico e paesaggistico, in quanto tali elementi rendono l'intervento soggetto al previo rilascio del permesso di costruire, non surrogabile con la SCIA.